“È assurdo che qui a Pomezia non ci sia uno skate park… e allora facciamolo!”.
Così recitava il video del candidato sindaco Fucci promettendo, in caso di elezione, di dotare Pomezia di uno skate park sei anni fa.
Oggi, seppur sotto un’altra amministrazione, l’apertura dello Skate Park di Pomezia è vicina, collocato a Piazzale Aldo Moro. Purtroppo non tutto sembra girare nel verso giusto: sono state riscontrate diverse criticità prontamente riportate dagli skater.
La testimonianza di uno skater
In queste ore sta spopolando sui social un video dello skater Kappler Christian, che ha testimoniato tutte le sue perplessità tecniche e strutturali rispetto all’impianto.
Le parole di Kappler Christian
“Se per esempio qualcuno dovesse sbagliare il trick il rischio di farsi male, anzi malissimo, è altissimo.“
Ci siamo subito messi in contatto con Christian, che è stato disponibile per rispondere alle nostre domande per capire meglio la situazione:
- Chi sei?
“Mi chiamo Christian, ho 23 anni e sono di Pomezia, anche se nell’ultimo anno per la maggior parte del tempo sono sempre a Milano per lavoro. Ormai sono 12 anni che faccio skate e ho iniziato proprio a Piazza Aldo Moro. Devo dire che la piazza prima era il vero street che tutti gli skater cercavano, però il nostro desiderio era avere uno spazio dedicato per la crescita anche a livello atletico e professionale, dato che oramai lo skateboarding è uno sport olimpico.”
- Cosa ne pensi del nuovo Skate Park di Pomezia?
“Lo Skatepark che hanno costruito è discutibile in vari fronti, anche se apprezziamo lo sforzo… troppe cose non vanno! L’aspetto positivo del park è che può aiutare tantissimi ragazzi a trovare uno sfogo e una disciplina, perché lo skate aiuta e ha aiutato tantissimi giovani, soprattutto persone che vengono da situazioni pesanti, infatti gli Skatepark sono costruiti per la maggior parte nelle zone più “pericolose” delle città.”
- Ci sono problemi di sicurezza nel Park?
“La sicurezza non può essere un argomento evitato, hanno costruito le rampe e la recinzione a poca distanza tra loro… questa cosa non è ammessa in uno Skatepark… se per esempio qualcuno dovesse sbagliare il trick il rischio di farsi male, anzi malissimo, è altissimo. Anche la qualità delle rampe e dei corrimano (rail), soprattutto loro, sono inutilizzabili! Altezze spropositate che non permettono di imparare trick o tanto meno di fare trick!”
- Hai avuto modo di provare la pista?
“Il park doveva essere pronto tempo fa ed è ancora chiuso quindi non ho mai avuto la possibilità di provarlo…
Posso dire che con tutti questi soldi potevano affidare i lavori a ditte competenti e non a persone che non fanno Skatepark. Sono amareggiato dal risultato!
Chiudo dicendo che potevano condividere il progetto con chi ha più esperienza di loro in questo ambito, non parlo di me ma di chiunque abbia avuto a che fare con il mondo dello skateboarding!”
L’insoddisfazione dei residenti
Alla realizzazione di quest’opera si erano già prontamente opposti, lo scorso aprile, i membri del comitato di quartiere Nuova Lavinium. Riportiamo qui l’estratto del comunicato che parla dello skate park:
“Egregio Signora Sindaco, Le scrivo in qualità di Presidente dell’Associazione Comitato di Quartiere Nuova Lavinium ODV, per metterla al corrente di uno stato di malcontento e disagio che è stato manifestato da tantissimi residenti, nella ferma convinzione che si debba operare per il bene comune. Una gran parte dei cittadini della Nuova Lavinium non si ritiene entusiasta per la decisione presa (amministrazione precedente) nel collocare in Piazza Aldo Moro uno SKATE PARK. Da sempre Piazza Aldo Moro, anche se malandata, era concepita dagli studenti della vicina scuola primaria Margherita Hack, come spazio di sicurezza a misura di pedone, anche nei tragitti casa scuola. Ci si domanda: era l’unico posto dove realizzare l’area di svago per accontentare giovani amanti di questa disciplina? […]”