POMEZIA — Il 13 aprile un incendio ha colpito il cimitero comunale di Pomezia, bruciando una fila di loculi e lasciando segni evidenti del passaggio del fuoco. Il rogo si è sviluppato con rapidità e ha annerito lapidi, sciolto fotografie, distrutto fioriere.
Le ipotesi dell’incendio
Alcune persone, giunte in visita dopo l’incidente, hanno trovato resti fusi a terra e l’aria ancora impregnata di fumo. Le prime ipotesi indicano un cero lasciato acceso come possibile innesco: le fiamme avrebbero attaccato dei fiori secchi e si sarebbero estese verso l’alto.
Altri sospettano una combustione spontanea causata dalla resina presente nella sigillatura dei loculi.
Le condizioni atmosferiche del momento, con vento forte e temperature elevate, hanno aggravato la situazione.
Le conseguenze sulla cittadinanza
Il custode e il personale in servizio hanno notato i danni e segnalato subito l’evento alle autorità . L’incendio non ha coinvolto persone, ma ha colpito duramente le famiglie che ora si trovano a fronteggiare i costi per sistemare le tombe. Gli operatori del cimitero hanno contenuto le fiamme prima che si propagassero ad altre aree. Gli investigatori stanno esaminando le cause esatte e valutano l’adozione di nuove misure per aumentare la sicurezza del sito.
La cittadinanza, scossa dall’accaduto, richiede maggiore attenzione da parte degli amministratori locali. I tecnici esamineranno i materiali utilizzati nelle lapidi e valuteranno la loro idoneità in presenza di condizioni climatiche critiche.
Memorie danneggiate e domande senza risposta
Nonostante la gravità del fatto, l’amministrazione comunale non ha ancora fornito comunicazioni ufficiali. Questo silenzio alimenta i dubbi dei cittadini sulla gestione del cimitero, chiedendosi perché nessuno abbia affrontato in tempo la questione. I parenti dei defunti colpiti dal rogo chiedono risarcimenti, soluzioni concrete e trasparenza.