venerdì, Giugno 20, 2025

Cop28: il Nucleare per la Transizione Energetica

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Dal 30 Novembre, si sta tenendo, presso l’Expo City di Dubai, la Cop28, ovvero “La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2023”. 

Nel corso di questi primi giorni, si è parlato molto di nucleare e di un suo possibile rilancio per la lotta ai cambiamenti climatici. Circa 20 Paesi – tra cui Francia, U.S.A. e Regno Unito – hanno raggiunto un accordo volto a triplicare la produzione di energia nucleare entro il 2050. Il nucleare di ultima generazione è visto da molti come unica reale alternativa in grado di garantire uno sviluppo futuro realmente sostenibile. 

Il summit per il nucleare a Marzo 2024

Il premier Belga Alexander de Croo ha annunciato che il suo paese ospiterà, a marzo 2024, il primo summit mondiale sul nucleare, in collaborazione con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA). L’obiettivo principale rimane sempre uno: raggiungere entro il 2050 l’obiettivo di zero emissioni nette.

La posizione dell’UE

La presidente dell’UE Ursula Von Der Leyen ha annunciato: “Nei prossimi due anni investiremo 2,3 miliardi di euro dal bilancio dell’UE per sostenere la transizione energetica nel nostro vicinato e in tutto il mondo”. 

Nel suo intervento al panel della Cop28, sempre la presidente UE ha dichiarato: “Ed esiste un modo per ridurre le emissioni, promuovendo al tempo stesso l’innovazione e la crescita: dare un prezzo al carbonio. È uno strumento guidato dal mercato”.

In questa prima parte della Cop28, la UE oltre ad aver definito le linee di collaborazione con il Fondo monetario internazionale, la Banca Mondiale e l’Organizzazione mondiale del commercio per una tariffazione del carbonio, ha anche rinnovato l’appello per triplicare le energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030.

L’Italia di Giorgia

“la grande sfida sarà la fusione nucleare e credo che l’Italia debba avere la capacità di pensare in grande

Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio italiano

Intervenendo in plenaria alla Cop28, si è espressa così la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “L’Italia sta facendo la sua parte nel processo di decarbonizzazione in modo pragmatico con un approccio” che rispetti la neutralità tecnologica “libero da radicalismo: se vogliamo essere efficaci” serve “una sostenibilità ambientale che non comprometta la sfera economica e sociale, una transizione ecologica, non ideologica”.

La Presidente ha anche aggiunto: “È un momento chiave del nostro sforzo di contenere le temperature entro 1,5 gradi: anche se ci sono ragioni per essere ottimisti l’obiettivo è lontano, la Cop28 deve essere una svolta. Ci viene chiesto di fissare una chiara direzione e agire in modo ragionevole ma concreto”. 

Inoltre Giorgia Meloni sembra non avere “preclusioni su tecnologie nuove, se si può avere un risultato positivo sono disposta a parlarne, ma la grande sfida sarà la fusione nucleare e credo che l’Italia debba avere la capacità di pensare in grande”.

Le “nuove” promesse delle Big Oil

Produttori di petrolio come Exxon e Aramco si sono impegnati a ridurre le loro emissioni. L’accordo è stato annunciato durante la Cop28 ed ha ricevuto diverse critiche, specialmente da alcuni attivisti del clima che lo hanno definito una mera “copertura”. I 50 colossi del petrolio rappresentano il 40% della produzione petrolifera globale. «Se vogliamo accelerare i progressi dell’agenda sul clima, dobbiamo rendere tutti responsabili», queste le parole del presidente di Cop28.

Le parole del Papa

Proteggiamo la casa comune, viviamo in pace e promuoviamo la pace!”

Papa Francesco

Anche il Papa si è fatto promotore di un saluto alla Cop28 tramite un videomessaggio, poiché non è riuscito ad essere presente di persona alla commissione a causa di problemi di salute

“Cari Fratelli e Sorelle, vi saluto cordialmente e mi dispiace molto di non poter essere con voi. […] Vorrei dirvi grazie, grazie perché avete realizzato per la prima volta un padiglione religioso nella Cop, questo testimonia la volontà di lavorare insieme […]. È urgente che la religione, senza cadere nella trappola del sincretismo, dia il buon esempio lavorando insieme, non per i propri interessi o per quelli di una parte, ma per gli interessi del nostro mondo. […] Proteggiamo la casa comune, viviamo in pace e promuoviamo la pace! Grazie.”

Gian Mario Mazzola
Gian Mario Mazzola
19 anni. Studente di Giurisprudenza presso l'università La Sapienza di Roma. Appassionato di storia, politica e letteratura. Mi occupo di politica locale, nazionale e di approfondimenti sul nostro passato politico.

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