Nelle ultime udienze del tribunale di Velletri, tre individui sono stati condannati per estorsioni a danno di imprenditori di Aprilia e Pomezia, con l’aggravante del metodo mafioso.
Patrizio Forniti di Anzio ha ricevuto una condanna di 6 anni e 8 mesi, Giampiero Gangemi di Aprilia รจ stato condannato a 6 anni, mentre Mirko Morgani, sempre di Aprilia, a 1 anno e 8 mesi.
In precedenza, Sergio Gangemi, fratello di Giampiero, era stato condannato a 7 anni, 2 mesi e 20 giorni. Le indagini hanno preso il via il 31 luglio 2016, quando i carabinieri intervennero in via Poggio Paradiso, a Pomezia, a seguito di segnalazioni di colpi d’arma da fuoco contro l’abitazione di un imprenditore locale. Le vittime, tormentate per anni, hanno raccontato di pressioni e minacce legate a richieste economiche, sfociate in un prestito di 13 milioni di euro, seguito dalla richiesta di 25 milioni per gli interessi.
L’imprenditore coinvolto, attivo nel settore delle energie alternative, ha inoltre rivelato grossi acquisti di prodotti di elettronica all’estero con capitali legati a contesti malavitosi, venduti successivamente in Italia.
Si sospetta che l’azione intimidatoria sia opera della famiglia Gangemi, tramite il ricorso a metodi mafiosi. La situazione ha portato l’imprenditore di Aprilia a fuggire all’estero per sfuggire agli aguzzini, trasferendo cosรฌ la pressione sul collega di Pomezia, culminando in un attacco con un fucile automatico alla sua villa di Torvaianica.
Il verdetto ha portato alla luce un ulteriore sviluppo: i Comuni di Aprilia e Pomezia si sono costituiti parte civile per il danno d’immagine subito a causa delle azioni criminali. Tuttavia, la questione del risarcimento sarร oggetto di un nuovo giudizio. Questo caso non รจ isolato, ma si inserisce in un contesto piรน ampio e sistematico, che solleva la questione dell’antimafia sul nostro territorio, data la presenza costante di organizzazioni criminali negli anni passati, con prove certe di contatti tra amministratori locali e clan mafiosi. L’importanza di affrontare il problema dell’infiltrazione mafiosa nel tessuto sociale e amministrativo รจ chiara e il coinvolgimento dei Comuni nel perseguire il risarcimento indica una volontร di reagire contro tali fenomeni, sottolineando l’urgenza di misure concrete a difesa della legalitร e della trasparenza, al fine di mantenere l’integritร delle istituzioni locali.