
Il 30 aprile è stato convocato un altro Consiglio comunale: tra le varie tematiche si è discusso, in particolare, della rinomina delle commissioni consiliari. Da tempo le forze di opposizione, appoggiate anche dalla Lega, chiedevano che si intervenisse in merito, protestando contro il disinteresse dell’Amministrazione. In particolare si riscontrava una sproporzionalità dei commissari, dovuta ai vari cambi di partito che hanno coinvolto la maggioranza.
Le commissioni sono meccanismi centrali nella macchina amministrativa del Comune, in quanto organi di controllo e redigenti di atti e provvedimenti. La loro sproporzionalità interna e la loro saltuaria convocazione creava non pochi problemi, ostacolando la partecipazione democratica dei consiglieri nel lavorare su determinate tematiche. Analizzando i nominativi e la lista completa delle varie commissioni, è possibile constatare come quest’ultime non rispettassero minimamente lo Statuto e il Regolamento comunale. https://www.ilbiviopomezia.it/news/sproporzionalita-nelle-commissioni-la-minoranza-tuona/
Anche la prefettura si è espressa in merito, sollecitando la rinomina. Inoltre, la consigliera Napolitano (PD), durante il Consiglio, ha fatto notare come fosse stato necessario l’intervento di un consigliere di maggioranza – in questo caso Salvitti, capo gruppo della Lega, da sempre favorevole alla rinomina – per far sì che la tematica fosse discussa, rimarcando che la minoranza venga considerata molto poco dall’attuale Amministrazione.
Le commissioni attualmente presenti sono:
- Finanza
- Urbanistica
- Lavori pubblici
- Ambiente
- Attività produttive
- Spettacolo e cultura
- Istruzione e servizi sociali
- Controllo e garanzia
- Elettorale
Inoltre, la capogruppo del Partito Democratico, Napolitano, ha chiesto, insieme alla consigliera Rosaria Del Buono (PD), che si proceda nuovamente alla convocazione delle commissioni e che questo accada regolarmente.
Usare propriamente gli organi amministrativi del Comune, nel rispetto dei regolamenti vigenti, è segno di un buono stato di salute dell’Amministrazione e della democrazia.