L’ANAS, attualmente parte del gruppo Ferrovie dello Stato, è l’azienda che gestisce oltre 32mila km fra strade e autostrade, occupandosi principalmente di costruirne di nuove e di provvedere alla manutenzione e al controllo di quelle di sua competenza. Inoltre, si occupa di sperimentare soluzioni innovative come le Smart Road, che permettono la comunicazione istantanea tra i veicoli per facilitare la futura guida autonoma.
Come nasce?
L’ente precursore dell’ANAS, Azienda Nazionale Autonoma delle Strade, nasce nel 1926 e a partire dalla fine della seconda guerra mondiale inizia il percorso di recupero degli oltre 14mila km di strade gravemente danneggiate dalla guerra. È proprio nel dopoguerra che si incomincia a progettare buona parte dell’attuale infrastruttura autostradale italiana, arrivando ai primi 5000 km nel 1975 e al completamento del GRA, Grande Raccordo Anulare, di Roma negli stessi anni.
Gli scandali e la trasformazione aziendale
Durante gli anni ‘90, nel contesto di Tangentopoli, venne alla luce un sistema all’interno di ANAS che portava a continue trattative private per i lavori e a costi fortemente lievitati per via delle continue varianti degli stessi. Inoltre, l’allora Ministro dei Lavori Pubblici Pradini, e quindi Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’ANAS, ammise la percezione di tangenti giustificandole come finanziamento ai partiti. Da allora c’è stato il passaggio a s.p.a prima del Ministero dell’Economia e poi approdata nel gruppo Ferrovie dello Stato, assieme a diverse riorganizzazioni interne.
E la Pontina?
La strada più importante del nostro territorio, attualmente gestita dall’ANAS, è la SS148 Pontina, che unisce Roma a Terracina passando per Pomezia lungo i suoi 110km di lunghezza. È una strada che solo dal 2019 fa parte delle rete ANAS, che fino ad allora era sotto la responsabilità regionale. Dal 2019 ANAS ha fatto diversi lavori di ammodernamento per un valore complessivo di circa 137 milioni di euro.
Infrastrutture a metà
Sono stati diversi i lavori coinvolti in questo investimento, che hanno permesso negli anni di rifare parte del manto stradale e della segnaletica verticale, oltre che diversi guardrail.
A oggi, però, ci sono ancora delle opere non completate, come il cavalcavia pedonale che attraversa la SS148 davanti al centro commerciale Parco 51. La chiusura di questo nuovo passaggio rende impossibile attraversare in sicurezza la Pontina, costituendo un pericolo per tutti gli utenti della strada, pedoni e automobilisti.