venerdì, Giugno 20, 2025

L’ACQUISTO DELL’ACCESSO AL MARE N°46 A TORVAIANICA: Necessario o Evitabile?

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Il Comune di Pomezia ha recentemente annunciato l’acquisto di un accesso al mare a Torvaianica, situato in via Siviglia. Questa operazione, costata quasi 30mila euro, riguarda un’area di soli 52 metri quadrati, che il Comune ha deciso di acquisire da un privato. L’area in questione, pur essendo di proprietà privata, era già accessibile al pubblico sia legalmente che materialmente. Difatti la decisione di procedere con questo acquisto solleva alcuni interrogativi.

30mila euro per 52 metri quadrati

L’acquisto, formalizzato lo scorso 6 agosto ma reso pubblico solo di recente, prevede il pagamento di 29.437,70 euro per una piccola porzione di terreno di 52 metri quadrati. Questo prezzo, che si traduce in oltre 566 euro al metro quadrato, è stato giustificato dal Comune di Pomezia. Viene visto come necessario per mantenere l’accesso pubblico alla spiaggia e per risolvere alcune “sopravvenute incombenze catastali”, come dichiarato dall’Area tecnica del Comune. L’operazione, pur legittima dal punto di vista legale, lascia spazio a riflessioni e domande. Tutto ciò soprattutto considerando che il passaggio pedonale era già esistente e fruibile dai cittadini.

Un passaggio pedonale già realizzato dal privato

Secondo quanto riportato dai documenti ufficiali del Comune, l’area in questione era stata originariamente realizzata dal privato che ha costruito un edificio residenziale su quel terreno. La MOAN 2008 S.r.l., in accordo con l’Amministrazione comunale e come parte del permesso di costruire rilasciato nel 2018, ha infatti creato un passaggio pedonale di collegamento tra la spiaggia demaniale e la Via litoranea. Questo passaggio, situato all’interno del lotto di proprietà del costruttore, è stato poi individuato catastalmente con il numero 2746 del foglio 31 del Catasto Terreni del Comune di Pomezia. Con la suddivisione del terreno, il passaggio è stato separato come una porzione di 52 metri quadrati.

Perché pagare per un passaggio già fruibile?

Una delle questioni che emergono riguarda la necessità di questo acquisto. Se il passaggio era già accessibile al pubblico, e soprattutto se era parte delle opere “a scomputo” (opere realizzate dal privato in cambio di agevolazioni o riduzioni sugli oneri di urbanizzazione), ci si potrebbe chiedere perché il Comune abbia dovuto spendere ulteriori risorse per acquisirlo. Era davvero necessario per il Comune comprare quest’area, considerando che il passaggio era già fruibile dai cittadini?

Un’operazione trasparente ma poco chiara

La giustificazione data dal Comune, legata alle “sopravvenute incombenze catastali”, lascia aperto un margine di incertezza. Non è chiaro se queste incombenze siano sorte successivamente all’accordo iniziale o se si trattasse di un aspetto già noto. E soprattutto, perché il Comune non ha preso subito in carico il passaggio al momento del rilascio del permesso di costruire nel 2018? Avrebbe potuto farlo, inserendolo come opera a scomputo, evitando così una spesa di 30mila euro per soli 52 metri quadrati.

Conclusione: necessità o scelta evitabile?

Alla luce di queste considerazioni, l’operazione del Comune di Pomezia appare sì legittima, ma non priva di perplessità. La decisione di acquistare un passaggio già esistente, a un prezzo non indifferente, solleva interrogativi sull’efficacia e l’efficienza delle scelte amministrative. Era davvero necessario questo esborso? O si poteva gestire diversamente la situazione per tutelare al meglio l’interesse pubblico? La risposta a questi dubbi potrebbe emergere solo da un’analisi più approfondita delle motivazioni e delle circostanze che hanno portato a questa decisione.

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