venerdì, Giugno 20, 2025

Notte Bianca a Pomezia: festa e socialità

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La Notte Bianca è un evento che affonda le sue radici nella storia della società: il concetto di restare svegli tutta la notte per celebrare l’arte, la cultura e la comunità è un’usanza che trova le sue origini nei riti legati ai cambi di stagione e alle feste religiose. Le lunghe ore notturne erano il palcoscenico ideale per accendere fuochi, raccontare storie, danzare e creare momenti di condivisione. Nei tempi moderni, la Notte Bianca si è evoluta in un’occasione unica per riscoprire la città sotto una luce diversa, quella delle stelle e delle luci urbane, con attività culturali, spettacoli, concerti e cibo che coinvolgono tutte le fasce di età.

La Notte Bianca a Pomezia

Sabato 21 settembre, la movida di Pomezia si è riaccesa con la Notte Bianca. Dalle 18:00 alle 2:00 si sono svolti eventi d’intrattenimento, promozione di alcune realtà culturali e sono state adibite giostre e banchetti. Le celebrazioni sono state suddivise tra le vie e le piazze principali: Piazza Bellini, Via Rattazzi, Via Roma, Piazza Indipendenza, Via Orazio, Piazza San Benedetto e Largo Plinio. Tra musica dal vivo, DJ set, performance artistiche e spettacoli. IL tutto accompagnato dall’apertura straordinaria delle attività commerciali che hanno contribuito a creare un’atmosfera festosa e vivace con il food&beverage.

Evento di successo ma con qualche ombra

Nonostante l’entusiasmo generale, la Notte Bianca di Pomezia non ha offerto un senso di continuità uniforme tra le diverse zone della città. Il distacco tra Piazza Bellini e Piazza Indipendenza è stato evidente, con una sensazione di frammentazione che ha in qualche modo spezzato il flusso dell’evento, ma persino tra Piazza Indipendenza e Piazza San Benedetto da Norcia. La mancanza di un percorso coerente tra le varie piazze ha reso l’esperienza meno fluida, soprattutto per chi desiderava spostarsi da un punto all’altro per godere delle diverse attività.

Inoltre, l’idea di una festa cittadina integrata, che connetta tutte le parti del centro in un unico grande evento, non è ancora del tutto realizzata: all’evento mancavano delle associazioni culturali importanti del territorio, che hanno deciso di non prendervi parte. Gli eventi sono stati distribuiti in maniera quasi scollegata, con poche interazioni tra le varie piazze e vie.

Mancava una parte della città

Alla Notte Bianca di Pomezia era possibile partecipare con banchetti con precisi criteri predisposti sul sito, tra questi criteri figurava la volontà di non far aderire i sindacati, di qualsivoglia tipo, alle celebrazioni (non è una novità di questa amministrazione n.d.r.). Ma possiamo realmente dire che tutta la città si senta parte di un festeggiamento se mancano anche punti di riferimento di grande fette della popolazione come i sindacati? La politica è il cuore della cosa pubblica e della città, fin dall’origine, gli antichi facevano del teatro politica, la nostra cultura contemporanea vorrebbe invece fare della politica teatro, e distaccarla dal valore, soprattutto sociale, che rappresenta.

In conclusione

Sebbene resti del lavoro da fare per migliorare la logistica dell’evento e garantire una maggiore coesione tra le varie aree della città e le varie organizzazioni. La Notte Bianca di quest’anno ha comunque saputo regalare un momento di socialità e divertimento a tutta la comunità. Pomezia, anche per una sola notte, si è trasformata in un luogo sociale di incontro in cui si sono celebrate la cultura, l’arte e il buon cibo.

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