giovedì, Giugno 19, 2025

Pontina: la strada del non ritorno

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Lo scorso 18 gennaio si è verificato sulla Pontina l’ennesimo incidente stradale, dove due nostri giovani concittadini hanno perso la vita. Giovanni Anaclerio e Matteo Cursi, con altri tre loro amici, dopo aver passato la serata presso il pub “El Paso” di Latina, stavano rientrando a casa. La Smart For Four di Giovanni e Matteo perse aderenza a causa dell’asfalto bagnato e sbatté violentemente contro il guard rail, ribaltandosi. La Panda vicina non riuscì ad evitare l’auto dei ragazzi, tamponandola. Giovanni e Matteo non sopravvissero all’impatto, mentre gli altri tre ragazzi nella Smart restarono feriti.

L’accaduto rappresenta un evento tragico, per cui tutta la redazione de “Il Bivio” si sente di dare le proprie condoglianze. Non può passare inosservato: la Pontina non può continuare ad essere la strada del non ritorno.

La strada più pericolosa del Lazio

210 sinistri, 3 decessi e 325 persone ferite

Dati Istat 2022

L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha certificato la Pontina come “strada più pericolosa del Lazio”, attraverso un’indagine sul numero degli incidenti. Nel 2022 si sono verificati 210 sinistri, 3 decessi e 325 persone ferite. Questi numeri superano di gran lunga la media delle altre strade nel Lazio, confermando il triste primato della Pontina, considerata ormai una delle strade più pericolose d’Italia.

La causa scatenante di questi incidenti, che si verificano su una strada percorsa ogni giorno da migliaia di pendolari, è rappresentata da una combinazione di fattori: i problemi infrastrutturali della strada (buche, asfalto sconnesso, scarsa o assente manutenzione) e l’alta velocità (diversi automobilisti percorrono la strada a velocità ben più elevate dei limiti consentiti).

La denuncia dell’UGL Lazio

Armando Valiani, segretario regionale per l’UGL Lazio, e Wladymiro Wysocki, responsabile UGL Lazio per la sicurezza nei luoghi di lavoro denunciano: “Mancano corsie di emergenza e piazzole di sosta e questo, assieme alla velocità eccessiva che si registra normalmente, accresce il rischio per gli automobilisti. Il 2024 deve essere l’anno delle risposte concrete, specialmente per il sud della regione, un territorio nel quale proprio la Pontina potrebbe e dovrebbe diventare l’arteria fondamentale per rilanciare l’economia locale. Non trascuriamo di certo l’importanza della Cisterna-Valmontone, che quest’anno potrebbe vedere l’inizio dei lavori, e rappresenta un’altra infrastruttura cruciale che richiede attenzione, ma, per contribuire allo sviluppo economico della zona, occorre fare di più anche per la Pontina”.

I dati raccolti nel Lazio

L’incidentalità nel Lazio ha subito un aumento del 15,9%. La netta ripresa della mobilità post-pandemia ha causato un totale di 20.275 incidenti, con 339 vittime e 26.802 feriti. Analizzando nello specifico si registrano: 6.208 incidenti per industria e servizi, 37 per agricoltura e 737 per attività per conto dello Stato. Inoltre, i dati registrano 3.390 incidenti per le donne e 3.592 per i maschi, facendo cadere uno stereotipo nel puro umorismo da bar.

I fondi stanziati da Anas

La gestione della Pontina è passata da Astral ad Anas, che sta realizzando un maxi-piano da 137 milioni di euro per mettere in sicurezza l’arteria stradale, in attesa dell’autostrada Roma-Latina che garantirebbe un viaggio più sicuro per chi dalla Capitale raggiunge il sud del Lazio.

L’ultimo appello di Armando Valiani

“Purtroppo ci troviamo ancora una volta costretti, come UGL Lazio, a sollecitare azioni immediate per migliorare la sicurezza stradale sulla Pontina e implementare misure efficaci per ridurre gli infortuni in itinere. La sicurezza dei lavoratori e dei cittadini del Lazio deve essere una priorità assoluta, con particolare attenzione all’importanza strategica di infrastrutture chiave come, appunto, la Pontina”.

Gian Mario Mazzola
Gian Mario Mazzola
19 anni. Studente di Giurisprudenza presso l'università La Sapienza di Roma. Appassionato di storia, politica e letteratura. Mi occupo di politica locale, nazionale e di approfondimenti sul nostro passato politico.

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