Con una nota congiunta, i Gruppi Consiliari del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle hanno rivendicato il proprio ruolo nel garantire il rispetto delle norme sulla parità di genere.
La discrepanza rilevata riguarda la rappresentanza all’interno del Collegio Sindacale della Servizi in Comune S.p.A.
Come siamo arrivati a questo punto?
La prima segnalazione Ad agosto 2024 i due Gruppi hanno mandato un documento, indirizzato al Prefetto di Roma, segnalando la discrepanza. In particolare come la nomina di tre uomini nel Collegio Sindacale della “Servizi in Comune S.p.A.” violava il principio delle “quote rosa“, previsto sia dal nostro ordinamento che da alcune normative europee.
Questo principio prevede che nessun genere può essere rappresentato in misura inferiore al 40%.

L’azione del Viceprefetto
ll Viceprefetto di Roma ha confermato che ad ottobre è stata risanata la situazione di disparità di genere. Ciò grazie alla nomina di una donna nel Collegio Sindacale.
Il commento dei Gruppi Consigliari PD e M5S
Come si può leggere dalla nota congiunta, entrambi i gruppi hanno espresso grande soddisfazione:
“Questo nostro intervento ha fatto sì che le “quote rosa” venissero finalmente rispettate, garantendo la conformità alle norme e promuovendo una maggiore equità e inclusione. Come già visto nel caso di Giorgia Meloni, non basta essere donna nemmeno alla prima Sindaca di Pomezia, Veronica Felici, per portare avanti una politica realmente femminista e attenta alla tutela della rappresentanza femminile. È stato necessario l’intervento delle opposizioni per far valere questi principi. L’azione congiunta di PD e M5S ha dimostrato che la vigilanza attenta può davvero fare la differenza nelle decisioni amministrative, portando a risultati concreti e positivi per tutta la comunità.”

