giovedì, Giugno 19, 2025

Torvaianica, migranti e sicurezza: scontro politico per la convocazione del Comitato per l’Ordine Pubblico

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POMEZIA — La gestione del Centro di Accoglienza Straordinario (CAS) di Piazza Ungheria a Torvaianica torna al centro del dibattito politico. Dopo i recenti episodi di cronaca che hanno coinvolto alcuni degli ospiti della struttura, il Prefetto di Roma ha convocato il 10 giugno, su richiesta della sindaca Veronica Felici, il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

La sindaca Felici: “Stop ai nuovi arrivi, serve il trasferimento”

«Dopo il susseguirsi dei fatti incresciosi che hanno compromesso l’ordine pubblico a Torvajanica ho più volte sollecitato il Prefetto affinché si studi una soluzione definitiva al problema che preveda lo stop all’arrivo di altri migranti e il trasferimento di essi in altre strutture»

Nello stesso comunicato stampa, Felici ha poi espresso soddisfazione per la convocazione del Comitato: «Un grande risultato averne ottenuto la convocazione. Un grazie al Prefetto Giannini che si è reso disponibile a trovare una soluzione».

La replica del PD: “Scelte disumane, Torvaianica merita di più”

La reazione dell’opposizione non si è fatta attendere. Con un post su Facebook, Eleonora Napolitano, capogruppo del Partito Democratico a Pomezia, ha commentato duramente le dichiarazioni della Sindaca, accusando l’amministrazione di aver rinunciato a ogni tentativo di integrazione.

«Affrontare il problema chiedendo al Prefetto di non far arrivare più migranti e festeggiarlo come un risultato […] Troppo facile e decisamente disumano scaricare solo sui migranti i tanti problemi della nostra Torvaianica»

Secondo la Consigliera, i problemi di Torvaianica vanno ben oltre la presenza del CAS: «Torvaianica “muore” ogni giorno […] nell’assenza di interesse che chi ci governa dimostra di avere».

Un tema delicato e divisivo

La questione migranti a Torvaianica si conferma un tema delicato, che tocca da vicino il tessuto sociale e politico della città. L’importanza del tema è molto sentita anche a livello cittadino. Infatti, i risultati del quinto quesito dei referendum dell’8 e 9 giugno, il quesito sulla cittadinanza, a Pomezia registra il 37,76% di voti contrari.

Considerata la bassa affluenza alle urne (31,23%), la percentuale reale dei contrari potrebbe essere profondamente diversa, mettendo in luce uno dei temi più divisivi degli ultimi mesi in Italia.

Conclusioni

Mentre l’amministrazione cerca soluzioni in sede istituzionale, l’opposizione solleva dubbi sulle scelte politiche e sull’impatto umano delle misure adottate.

Nel frattempo, resta da capire quali saranno gli sviluppi operativi dopo la riunione del Comitato e quali decisioni concrete verranno prese sul futuro del CAS di Piazza Ungheria.

Simone Geusa
Simone Geusa
Classe 2005. Studente di Letteratura, Musica e Spettacolo all'Università La Sapienza di Roma. Inseguo la musica e la scrittura come un artista. Libero dagli schemi che non sono miei. Scrittore.

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