venerdì, Giugno 20, 2025

Una via a Marco Pannella: il Partito Radicale approda nelle strade di Pomezia

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Dopo una forte discussione in Consiglio comunale circa la mozione presentata dal PD sulle “strade antifasciste”, la sindaca di Pomezia Veronica Felici ha voluto rispondere alle osservazioni della maggioranza proclamando un principio: ogni partito della storia repubblicana, anche un partito postfascista come il MSI, ha il diritto a essere rappresentato all’interno della toponomastica comunale. Pertanto, in virtù di questo principio, la Sindaca ha voluto annunciare la volontà da parte dell’amministrazione di intitolare una strada all’unico partito attualmente “non rappresentato”: il Partito Radicale di Marco Pannella.

Chi era Marco Pannella?

Un “radicale, liberale, federalista europeo, anticlericale, antiproibizionista, antimilitarista, nonviolento e gandhiano”. Pannella è stato il principale volto del Partito Radicale, ma soprattutto possiamo considerarlo come uno dei più grandi innovatori della politica italiana.

Molti ricordano il suo nome, dalle battaglie sul divorzio e sull’aborto fino alle lotte contro la crescita del debito pubblico, ma più che per le sue battaglie è ricordato per il suo modo di fare politica: con il suo corpo.

Pannella durante uno sciopero della fame

Questo suo “dare corpo alla politica” ebbe numerose applicazioni nella realtà: dagli scioperi della fame (durante i quali Pannella è arrivato a pesare anche 50 kg) all’uso dello strumento referendario, principale strumento di mobilitazione politica radicale.

Inoltre, Pannella fu protagonista in maniera particolare nelle campagne a favore del divorzio e e dell’aborto, arrivando all’utilizzo di nuove tecniche comunicative e provocatorie, come quella volta che “regalò il suo arresto” donando un panetto di hashish in diretta televisiva o quando si presentò imbavagliato durante la tribuna referendaria dedicata al Partito Radicale (parliamo del referendum per l’abrogazione della legge del finanziamento pubblico ai partiti e per la legge sull’aborto).

Marco Pannella durante la tribuna referendaria

Conclusioni

La volontà dell’attuale amministrazione di dare rappresentanza a Pannella all’interno della toponomastica della nostra città non può che essere un’ottima notizia. Però, oltre al Partito Radicale, dobbiamo porci una domanda: legittimare figure fasciste – non in quanto parte del MSI, ma in quanto parte della Repubblica di Salò, regime collaborazionista con la Germania Nazista di Hitler – mantenendo il loro nome nella toponomastica locale è una scelta giusta? Non si tratta di rappresentare il MSI, ma persone che hanno fatto parte delle istituzioni fasciste.

Il MSI, in quanto parte delle istituzioni repubblicane, si trovava al loro interno, mentre le persone che invece derivavano dalla Repubblica di Salò no: non erano altro che gli eredi diretti di una violenza totalitaria, quella fascista. Quindi, è giusto legittimare la presenza di quelle persone che hanno provato – e per un lasso di tempo ci sono anche riuscite – a distruggere la nostra libertà?

Giorgio Almirante

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