venerdì, Giugno 20, 2025

Donatori di sangue

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Oggi è la Giornata mondiale del donatore di sangue, proclamata dall’Oms, in onore del biologo e fisiologo austriaco Karl Landsteiner, che scoprì il sistema AB0 (classificazione di un sistema di gruppi sanguigni umani, in ambito trasfusionale) e vinse il premio Nobel per la medicina nel 1930.

La donazione del sangue rappresenta un atto sociale e politico di solidarietà, di significativo impatto sulla salute pubblica e sulla vita delle persone.
La disponibilità di sangue e di prodotti ematici sicuri ed efficaci è essenziale per la salvaguardia della vita umana, e pertanto richiede un impegno collettivo da parte della società e delle istituzioni politiche.

Lo Stato svolge un ruolo cruciale nel garantire, promuovere e sostenere politiche e leggi che facilitino la donazione del sangue: incentivando adeguatamente i donatori, restringendo le discriminazioni sulla donazione in tutti i paesi e soprattutto sopperendo alla mancanza d’infrastrutture e risorse adeguate per la raccolta, la conservazione e la distribuzione di sangue.

La politica deve inoltre svolgere un ruolo importante di sensibilizzazione e informazione sull’importanza della donazione di sangue e nell’incoraggiamento di una partecipazione cittadina attiva:
Queste possono educare la cittadinanza sui benefici della donazione del sangue e dissipare eventuali dubbi o preoccupazioni scettiche e superstiziose che potrebbero scoraggiare potenziali donatori.

Attualmente in Italia si registra una media di oltre 2 milioni di donazioni di sangue all’anno, secondo il Rapporto Nazionale sulla Donazione di Sangue del 2021, pubblicato dal Centro Nazionale Sangue (CNS), nel corso dell’anno sono state effettuate circa 1,8 milioni di donazioni di sangue intero e oltre 200.000 donazioni di plasma.

Tuttavia, nonostante queste cifre positive, si verificano ancora situazioni emergenziali dovute alla mancanza di approvvigionamento ematico in alcune regioni italiane.
Secondo i dati del CNS, nel 2021, il 13% delle strutture sanitarie ha registrato difficoltà nell’ottenimento di sangue e prodotti ematici necessari per procedure mediche primarie.

Queste carenze possono essere attribuite a diversi fattori, tra cui una bassa partecipazione dei donatori, problemi organizzativi o logistici nelle strutture sanitarie che non presentano adeguate strumentazioni per la raccolta e la conservazione del sangue.

Fonte: CNS – www.centronazionalesangue.it

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