L’Assalto alla Caserma Moncada: Il Tentativo Rivoluzionario che Cambiò la Storia di CubaIl 26 luglio 1953 un centinaio di uomini comandati da Fidel Castro Ruz assaltano la Caserma Moncada, nella città di Santiago di Cuba. L’assalto si concluderà con una sconfitta, ma da questo momento ha inizio la Rivoluzione Cubana. Il movimento “26 julio” nasce proprio da questa azione militare.

Bisogna ricordarsi che il golpe militare del 1952 aveva permesso a Fulgencio Batista di accentrare su di sé la maggior parte dei poteri, instaurando di fatto una dittatura.

La caserma è considerata uno dei punti strategici più importanti per l’esercito cubano, una sua possibile cattura avrebbe sicuramente accelerato la mobilitazione anti-regime e rivoluzionaria. L’assalto viene preparato clandestinamente mesi prima, e confluisce in altri due assalti simultanei: il Palazzo di giustizia, attaccato da un manipolo di uomini al comando di Raul Castro, e l’ospedale militare, alla guida di Abel Santamaria.

Mentre le altre due azioni di guerriglia si rivelarono un successo, l’assalto alla Caserma Moncada risulta un fallimento totale sia sul piano tattico che su quello militare. I guerriglieri, indossando uniformi dell’esercito come copertura, formarono una colonna di auto verso la caserma. All’inizio i rivoluzionari riuscirono a disarmare le guardie, ma un soldato, accortosi delle auto, riuscì a dare l’allarme. La maggior parte dei rivoluzionari venne freddata o fatta prigioniera. Solo un gruppo di 19 uomini guidati da Castro riuscirono a fuggire sulle montagne, tenendo viva la rivoluzione.

“Non mi sarei consegnato né arreso, neanche camuffato, niente del genere: non aveva senso, e non perché mi avrebbero ucciso, ma perché l’idea della resa non rientrava nelle nostre concezioni”

Fidel Castro verrà successivamente incarcerato. Durante il suo processo terrà il suo discorso: “la storia mi assolverà”. Nel 1955, fu amnistiato a seguito di un appello popolare.