venerdì, Giugno 20, 2025

Sfiducia a Felici: Castro non firma e salva la Sindaca Felici. Si va in Consiglio Comunale

Share

Dopo giorni di forte tensione in maggioranza sembrerebbe che la crisi sia rientrata, infatti, come avevamo scritto nei precedenti articoli, mancava una sola firma per far cadere la Felici, quella del consigliere di opposizione Giacomo Castro, eletto nella lista “Valore Civico”. Dopo un lungo periodo di riflessione Castro ha deciso: il consigliere non firmerà l’atto di dimissioni per far cadere l’attuale Sindaca di Pomezia Veronica Felici.

Al centro la Sindaca di Pomezia Veronica Felici

PERCHÈ QUESTA SCELTA?

La scelta di Giacomo Castro e del gruppo di valore civico è scaturita dal portare la discussione relativa alla crisi nei LUOGHI ISTITUZIONALI DEPUTATI – ovvero il CONSIGLIO COMUNALE (e non la stanza di un notaio) – in TRASPARENZA e DAVANTI ALL’INTERA CITTADINANZA analizzando così le MOTIVAZIONI alla base di questa crisi e i futuri scenari.”

La scelta del consigliere, a suo parere, deve essere analizzata ponendo al centro tre premesse:

  • Nessuno ad oggi conosce le REALI MOTIVAZIONI che hanno portato i quattro consiglieri di maggioranza a firmare la propria disponibilità a dimettersi. […] C’è infatti il serio sospetto di una regia dietro a questo blitz per la spartizione del potere nel lungo periodo di gestione del Commissario prefettizio;
  • La soluzione prospettata alla caduta dell’attuale sindaco – ovvero il lungo periodo di gestione del Commissario prefettizio con i soli dirigenti – senza più consiglieri comunali non sarebbe stata migliore dell’attuale situazione;
  • La GESTIONE DISASTROSA della vicenda ad opera di “una” opposizione individualista, vigliacca e poco coesa. Va infatti evidenziato che la rappresentanza di Valore Civico è stata informata delle intenzioni dei consiglieri dimissionari, a pochissime ore dall’apposizione della firma davanti al notaio, nell’impossibilità di un colloquio vis a vis con gli stessi. […] SAREBBERO QUESTE LE AUTOREVOLI FORZE DI OPPOSIZIONE? Si vergognino.”.

Contrariamente da costoro, Valore Civico adempie al mandato ricevuto dai cittadini – proprio di una FORZA DI OPPOSIZIONE – di vigilare e difendere gli interessi della collettività da qualsiasi opacità, operando per fare chiarezza e difendere la legalità interna alle istituzioni.

Il consigliere di Valore Civico Giacomo Castro

UN’OPPOSIZIONE OPACA

Questa è la migliore formula per definire quanto sta facendo il consigliere Castro.
Infatti, non è chiaro quali siano le sue intenzioni, qual è il suo ordine di priorità?
Alcuni consiglieri dell’opposizione ci hanno chiaramente detto come questa fosse “un’occasione unica per mandare a casa uno dei peggiori governi della storia Pomezia”. Occasione che rischia di perdersi per strada, perché è estremamente probabile che un consigliere della maggioranza ritratti la propria firma dopo una negoziazione. In poche parole: più il tempo passa, più i “lupi” hanno occasione di rinegoziare il proprio posto all’interno della maggioranza, azzerando la giunta o chiedendo nuovi assessorati e deleghe.
Insomma, il passaggio “puritano” di Giacomo Castro, il passaggio in una discussione in Consiglio Comunale, rischia di rivelarsi un’arma a doppio taglio: da una parte dà ai cittadini la possibilità di conoscere i motivi di questa caduta, dall’altra rischia di dare il tempo per la rimarginazione delle attuali ferite presenti in maggioranza.
Il dilemma etico è il seguente: qual è la priorità per i cittadini? Una discussione che li renda a conoscenza dei dettagli della caduta o la fine assicurata di questo governo?

LA DISORGANIZZAZIONE DELLA SFIDUCIA

Va evidenziata anche la disorganizzazione generale per questo tentativo di sfiducia della Sindaca Veronica Felici. Infatti i consiglieri di opposizione – come evidenziato da Castro – sono stati avvisati “all’ultimo”, hanno dovuto affrettare il processo di discussione con la propria base e questo sicuramente non ha agevolato il risultato. Forse, dovremmo chiederci se il consigliere Castro fosse contemplato come consigliere all’interno di questo piano. Doveva essere un altro consigliere della maggioranza a far cadere Veronica Felici? Forse il PD e il M5S avrebbero dovuto aspettare di raccogliere tutte e cinque le firme prima di apporre le proprie, per evitare di diventare uno strumento di contrattazione per il consigliere della Lega De Luca?

Read more

Local News