giovedì, Giugno 19, 2025

Antropocene: perché i rifiuti sono diventati un problema?

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L’Antropocene e l’impronta umana sulla geologia

Viviamo nell’epoca dell’Antropocene, in cui l’essere umano ha alterato la struttura geologica del pianeta. Gli strati sedimentari più recenti contengono tracce di composti sintetici, plastiche e ceneri volanti derivanti dai combustibili fossili. Anche gli isotopi radioattivi delle esplosioni nucleari e i contaminanti chimici persistenti come i policlorobifenili, gli idrocarburi policiclici aromatici e il DDT segnano profondamente l’ambiente.

Questi elementi si accumulano in oceani, laghi, suoli e calotte glaciali, testimoniando una trasformazione irreversibile. L’origine di questo fenomeno non è solo la cattiva gestione dei rifiuti, ma il modello economico capitalista, basato su una produzione senza limiti e un consumo sfrenato.

Rifiuti e frattura metabolica tra società e natura

Il problema dei rifiuti non è accidentale. È una conseguenza diretta della frattura metabolica tra società umana e natura. Il capitalismo estrae risorse in modo intensivo senza reintegrare nulla nei cicli naturali.

I rifiuti si producono in due modi principali. Il primo è attraverso il consumo di massa, che genera una quantità crescente di scarti non degradabili. Il secondo è l’obsolescenza programmata, che impone una continua sostituzione dei beni per mantenere il ciclo economico in espansione.

Le soluzioni proposte, come il riciclo o l’economia circolare, non risolvono il problema alla radice. Il modello produttivo capitalista continua a generare materiali tossici e persistenti, rendendo insufficiente qualsiasi politica di mitigazione.

L’industria dei rifiuti: un business globale

Il capitalismo ha trasformato la gestione dei rifiuti in un’industria redditizia. Il commercio internazionale di rifiuti tossici e la loro esportazione verso il Sud globale dimostrano come lo smaltimento sia diventato una frontiera dell’accumulazione di capitale.

Le multinazionali controllano discariche e inceneritori con logiche di profitto. Questo porta a una gestione che aggrava il problema invece di risolverlo. Le comunità più vulnerabili subiscono gli effetti di un dumping ecologico globale, pagando il prezzo dell’inquinamento senza averlo generato.

Superare il modello capitalista per salvare il pianeta

L’idea di migliorare il riciclo o di rendere più efficienti le tecnologie non basta. Il sistema economico attuale si basa sull’estrazione di valore dalla natura e dalla forza lavoro senza considerare le conseguenze ambientali e sociali.

Per affrontare davvero il problema dei rifiuti, serve una trasformazione radicale del metabolismo tra società e natura. Finché il profitto guiderà la produzione, l’Antropocene sarà caratterizzato dall’accumulo irreversibile di scarti, mettendo a rischio l’abitabilità del pianeta.

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