Dopo un periodo di pausa dettato dal tentativo di stabilizzare la situazione, visti i continui “terremoti politici” [1], il 1° febbraio è stato convocato il Consiglio Comunale più importante e difficile per qualsiasi amministrazione: quello sul bilancio.
L’instabilità politica della maggioranza si è palesata immediatamente, a partire dall’appello, vista l’assenza del capogruppo della Lega Fabrizio Salvitti, del consigliere della Lega Giuseppe De Luca e della consigliera di FDI Jessica Valle.
Sarà proprio questo l’elemento alla base della discussione all’interno di questo Consiglio Comunale: l’assenza di tre consiglieri comunali, la maggioranza sempre più labile.
La capogruppo del PD Eleonora Napolitano ha asserito che questa crisi politica nasce dall’incapacità di conciliare l’attività politica con i personalismi e le brame di potere. Proprio a causa di questi personalismi – secondo la consigliera del PD – loro non hanno il tempo di fare politica, sono troppo impegnati a risolvere i vari problemi interni.

I punti fondamentali discussi all’interno di questo Consiglio Comunale sono due: la modifica del DUP (Documento Unico di Programmazione) e il bilancio.
Del DUP avevamo già parlato in un precedente articolo [2], ma cos’è il bilancio?
Detto in pochissime parole, il bilancio del Comune è un documento di grande valore, perché descrive le risorse finanziarie che l’Ente ha a disposizione, indica da dove provengono e come l’Amministrazione Comunale decide di impiegarle per il bene della comunità.
Sono entrambi punti caldissimi con una fortissima connessione, come spiegato dall’assessore alle finanze Massimo Abbondanza, che ha chiarito come il DUP, già approvato tempo fa, necessitasse di alcune modifiche in base alla relazione con il bilancio.
Visti gli oltre 138 emendamenti depositati dalle opposizioni [3], la Sindaca ha immediatamente cercato di aprire un confronto con la minoranza e, attraverso una richiesta della consigliera di FDI Russo, si è aperto un tavolo di confronto all’interno dell’ufficio della Sindaca, il tutto con l’obiettivo di introdurre alcuni degli emendamenti proposti dalle opposizioni all’interno del DUP o del bilancio ed eliminare gli altri.

Nonostante gli sforzi, il risultato di questo tavolo di confronto è stato nullo.
Il consigliere Enrico Mangano del PD si è lamentato di come ci fosse una volontà di vendetta politica nel rifiutare la maggior parte degli emendamenti proposti: si è messo da parte il bene della città.
Altre personalità, come la capogruppo del PD Eleonora Napolitano, hanno evidenziato come quest’apertura della maggioranza fosse estremamente strumentale – a suo parere quest’apertura sarebbe dovuta avvenire molto tempo prima, non in una pausa di 15 minuti nelle “segrete stanze” della Sindaca.
Infine, la consigliera Luisa Navisse del M5S ha sottolineato come da parte dei consiglieri di maggioranza ci fosse una forte ignoranza circa i contenuti del DUP, probabilmente a causa dell’assenza di lettura di quest’ultimo.
La risposta della maggioranza a tutte queste ingenti accuse arriva dal consigliere della Lega Omero Schiumarini, il quale ha evidenziato come il bilancio fosse estremamente povero di risorse, “pieno di voragini ereditate dalle passate amministrazioni”, e pertanto la spesa possibile fosse estremamente limitata.
Sono stati costretti – sempre secondo il consigliere della Lega – a fare una cernita dolorosa, anche secondo quali iniziative erano favorite da enti superiori (regione, Stato e Europa).
Ed è proprio all’interno di questo contesto che i 138 emendamenti delle opposizioni sono stati visti come strumentali: con l’attuale bilancio, approvare anche solo un quarto di questi emendamenti è sostanzialmente impossibile.

Da questo punto in poi è iniziata la discussione sugli emendamenti che ha portato al quasi totale rifiuto – sia tecnico che politico – di questi emendamenti, ne sono stati approvati solamente 14 su 138.
Tra i principali emendamenti approvati, ne è risaltato uno sulla costituzione del fondo “Salva Beni Culturali”, proposto dal consigliere comunale di Valore Civico Giacomo Castro: questo emendamento prevede la costituzione di un fondo per l’acquisizione dei beni culturali di proprietà privata a rischio di conservazione, finanziato con circa 80.000 euro l’anno (possiamo citare il Sol Indiges o la Casa Romana di Via Siviglia a Torvaianica).
Nonostante tutte queste difficoltà, sia il bilancio che le modifiche apportate al DUP sono stati approvati.
Resta inevitabile domandarsi: per quanto tempo potrà ancora sopravvivere questa maggioranza sempre più risicata?