giovedì, Giugno 19, 2025

Consiglio comunale del 24 ottobre in pillole: 17 punti all’OdG

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Il 24 ottobre 2024 si è svolto l’ultimo Consiglio comunale a Pomezia, con 20 presenti e 5 assenti. Con 17 punti all’Ordine del Giorno, alcuni depositati da luglio e agosto, si è prospettato un incontro pieno di discussioni e tensioni.

Prevenzione e sicurezza

Il presidente Lamanna (Misto) apre la seduta con un invito cittadino ad affrontare la prevenzione del cancro al seno. Ha condiviso dati sulle diagnosi e sui decessi, citando una campagna di sensibilizzazione promossa dalla Regione Lazio. Questa iniziativa prevede corsi di prevenzione gratuiti e incoraggia la partecipazione attiva della comunità.

Aggressioni alla Marone

Prosegue poi Napolitano (PD) con una mozione che cita le recenti aggressioni presso la scuola Marone, in cui un genitore ha aggredito un membro del Consiglio di classe, portando a conseguenze legali. Il Partito Democratico ha espresso solidarietà all’istituzione scolastica, sottolineando la necessità di una maggiore attenzione verso i giovani. È stata evidenziata anche la carenza di spazi d’aggregazione giovanile, fattore che potrebbe contribuire a episodi di violenza nella crescita.

La consigliera Russo (FdI) ha sostenuto Napolitano, evidenziando il tema del bullismo attraverso il racconto del drammatico caso di un ragazzo di 15 anni che si è tolto la vita. Ha sollecitato le scuole a prestare maggiore attenzione e a riconoscere i segnali di disagio.

In risposta, il consigliere Salvitti (Lega) ha chiesto di verificare i fatti, sottolineando l’importanza dei centri di aggregazione. Ha menzionato la disponibilità di 15 società sportive per l’iscrizione dei ragazzi, ma la consigliera Navisse (M5S) ha precisato che i centri di aggregazione non devono essere limitati solo ad “attività sportive”, poiché non tutti possono accedere a tali opzioni e inoltre si trovano su tutt’altro piano. Ha ribadito la necessità di supportare i docenti, che sono sotto pressione a causa dell’uso dei social.

Ma nonostante la discussione, oltre alla solidarietà espressa resta ancora dubbio il caso in sé, che troverà precise risposte solo nelle giuste istituzioni.

Decoro urbano e igiene pubblica

Si procede con la prima interrogazione dei punti all’OdG, del consigliere Mangano (PD), in cui ha evidenziato l’urgenza di interventi per il ripristino del decoro urbano e dell’igiene pubblica nella zona di Roma2. Mangano ha lamentato il degrado del quartiere, esortando l’amministrazione a prendere misure concrete confrontandosi con i CdQ.

Risponde Paiano, assessora all’ambiente, che ha riconosciuto la persistenza del problema e ha proposto di affrontarlo attraverso l’educazione civica, inoltre ha assicurato che la ditta appaltatrice risponderà agli ordini di servizio. Tuttavia, Mangano ha manifestato insoddisfazione per l’approccio dell’amministrazione, avendo avuto risposte similari anche per casi precedenti irrisolti.

Isola ecologica a Santa Palomba e rifiuti

La seconda interrogazione all’OdG del consigliere **Castro (**Valore Civico), che ha trattato la terza isola ecologica in località Santa Palomba. Castro ha riportato che i cittadini non sono stati informati del progetto, evidenziando preoccupazioni riguardo all’impatto ambientale della localizzazione.

La sindaca Felici ha spiegato di aver ereditato il progetto e di aver chiesto un dialogo costruttivo con Città Metropolitana, assicurando che si stanno facendo sforzi per rivalutare l’iniziativa e volere la delocalizzazione di quest’isola ecologica. A oggi queste misure fanno parte di un programma integrato su Santa Palomba, anche se non è ancora ben chiaro se il Comune potrà attuare le misure e modifiche che ha promesso.

Un altro punto di discussione ha riguardato i disservizi nella raccolta dei rifiuti durante i mesi estivi. La consigliera **Del Buono (**PD) ha denunciato la mancanza di interventi tempestivi, evidenziando come ciò comprometta l’immagine turistica della città e la serietà di questa Giunta. Paiano ha garantito che le penali per la ditta responsabile sono state attivate e che si sta lavorando per risolvere le carenze.

Condizioni degli asili nido e asilo nido a Campo Ascolano

Un’altra interrogazione di Castro, risalente ai mesi estivi, ha messo in evidenza il caldo **all’interno degli asili nido di Pomezia. Castro ha confermato che i genitori continuano a lamentarsi delle temperature elevate, che rendono invivibile gli edifici in quei mesi. Ha chiesto alla Sindaca di intervenire in qualche modo, pur riconoscendo le limitazioni relative all’installazione di condizionatori.

In risposta, Francioni, assessore ai lavori pubblici, ha suggerito l’uso di ventilatori e l’apertura delle finestre come soluzioni temporanee. Nonostante queste proposte, Castro ha espresso preoccupazione per la salute dei bambini. A questo si collega anche un altro punto sollevato dal consigliere Castro, riguardante la mancata attuazione del progetto “Realizzazione di un nuovo asilo nido in località Campo Ascolano” e la perdita del contributo PNRR pari a 2,9 milioni di euro, come risposta ad altre problematiche e bisogni delle famiglie.

Degrado in Largo Tevere

Un’altra interrogazione sul degrado e l’incuria in Largo Tevere ha rivelato la presenza di una baracca abusiva. Castro ha chiesto un intervento urgente per la riqualificazione dell’area. Paiano ha assicurato che è in corso un processo di bonifica e manutenzione.

Sicurezza e prevenzione Incendi

L’interrogazione del consigliere Mercanti (M5S) ha evidenziato il rischio di incendi a Martin Pescatore, dove tre lotti inedificati sono caratterizzati da vegetazione secca e un pozzo artesiano incustodito. Mercanti ha sottolineato l’importanza di una risposta tempestiva alle interrogazioni, ricordando che il Consiglio non può rimandare la discussione su questioni urgenti. Ha richiesto chiarimenti sugli interventi previsti per la sicurezza dell’area. Tra l’altro, poco dopo che Mercanti ha depositato l’interrogazione uno dei lotti ha effettivamente preso fuoco.

In risposta, Paiano ha confermato che i lotti sono di proprietà privata e che sono in corso ricerche per identificare i proprietari. Ha anche spiegato che non era possibile controllare il pozzo, situato all’interno di una proprietà privata. Mercanti ha espresso soddisfazione per la risposta di Paiano, ma ha criticato Lamanna per la gestione delle convocazioni del Consiglio, affermando che la discussione non dovrebbe limitarsi ai punti di bilancio.

Accesso al mare n°46 a Torvaianica

Un altro punto all’OdG riguardava la Determinazione Dirigenziale n.1074 del 6 agosto 2024, relativa all’acquisizione del passaggio a mare n°46 da parte del Comune, che ha suscitato molti dubbi e perplessità. Napolitano ha contestato la spesa sostenuta dal Comune per l’acquisizione di un’area già oggetto di interventi edilizi, chiedendo chiarimenti sulla necessità di tale acquisto.

Francioni ha assicurato che la questione è complessa ed è legata agli espropri in corso. Napolitano ha espresso una soddisfazione parziale per la risposta. Ma i dubbi restano ancora, pur trattandosi di un’opera di urbanizzazione primaria: a quanto pare, non si tratta di un’opera a scomputo (ovvero un’opera di urbanizzazione direttamente effettuata dal privato, considerata interamente o parzialmente sostitutiva degli oneri concessori dovuti dal Comune), ma allora di che tipo di opera si tratta?

Festa della Liberazione

Un ulteriore punto all’OdG presentato da Napolitano ha riguardato la celebrazione della Festa della Liberazione nel Comune. Ha messo in evidenza come la mancanza di coordinamento nell’organizzazione delle celebrazioni possa portare a divisioni, come accaduto lo scorso 25 aprile. Ha richiesto che l’amministrazione garantisca una celebrazione coesa e rispettosa dei valori antifascisti, richiamando anche l’importanza della presenza della Sindaca a tali eventi.

La consigliera Battistelli (PD) ha condiviso le preoccupazioni di Napolitano, sottolineando l’importanza della presenza della Sindaca come rappresentante di tutti.

La sindaca Veronica Felici, dopo mesi e mesi risponde così alla questione:

“[…] l’ANPI (tramite la presentazione di un programma che ricopriva l’intera giornata) ha deciso di organizzare la sua festa […]. Va evidenziato però che il 25 aprile rappresenta per la città di Pomezia un’importante doppia celebrazione, la fondazione della città e la liberazione di tutti i cittadini, e Pomezia, essendo una città di fondazione, ha il suo sito di fondazione proprio in Piazza Indipendenza. […] È opportuno ricordare che l’amministrazione comunale ha provveduto ad organizzare il 25 sia per la celebrazione della liberazione, con la deposizione della corona al monumento dei caduti con la stessa ANPI, che la festa della fondazione di Pomezia […]. L’amministrazione comunale ha deciso per il giorno 25 aprile, coincidente con la fondazione di Pomezia, di organizzare una giornata celebrativa in Piazza Indipendenza, una manifestazione istituzionale aperta a tutti i cittadini.

L’ANPI, di contro, come associazione privata ha espresso la richiesta al Comune di organizzare una sua propria manifestazione celebrativa del 25 aprile, una sua festa alla quale hanno partecipato enti privati, associazioni e partiti, e non è di tutti i cittadini, per la quale, come avrebbe fatto per qualunque soggetto l’avesse chiesta, il Comune ha individuato una location, Piazza San Benedetto. […]”

La risposta della Sindaca ha lasciato fortemente insoddisfatta gran parte dell’opposizione che vede nelle sue parole una distanza dal valore dell’antifascismo e lamenta il fatto che non venga riconosciuta l’ANPI come ente morale dello Stato e che non vi sia mai stato un incontro tra la presidente dell’ANPI di Pomezia-Ardea, Francesca Gatto, e la Sindaca, Veronica Felici.

Festa di Liberazione Pomezia

Istituzione della Commissione Antimafia

Un altro tema centrale del Consiglio è stata la proposta di istituire una Commissione Antimafia nel Comune, come deliberato all’unanimità nel consiglio comunale del 19 marzo 2024. Napolitano ha sottolineato la necessità di una presa di posizione chiara da parte del Comune su questa questione, che rimane in sospeso.

Il consigliere Polidori (Misto) ha illustrato l’importanza di promuovere la cultura della legalità, coinvolgendo i giovani, e la necessità di istituire una commissione, ma ritiene necessario istituire anche una vera e propria consulta, dicendo di avere già una bozza di regolamento.

In risposta a ciò, l’opposizione è in accordo con la consulta, già suggerita da alcuni come dal titolo della stessa interrogazione del PD presentata da Napolitano, ma Battistelli lamenta che nelle riunioni private in merito a ciò ci sia sempre stata indisponenza da parte della maggioranza a collaborare, volendo istituire una consulta che rispecchi a livello numerico maggioranza e opposizione, con 7 seggi da spartire tra la maggioranza e 3 tra l’opposizione.

Il “Muro della Gentilezza”

Dopo una pausa, il Consiglio comunale si è riaperto con una mozione proposta dal PD per la realizzazione del “Muro della Gentilezza”, ispirato a una pratica diffusa in Iran e altre città italiane, come Roma e Velletri. La proposta mirava a istituire un’area dedicata alla donazione di indumenti, disponibile a chiunque ne avesse bisogno durante i mesi più freddi. Tuttavia, il progetto ha suscitato subito opinioni divergenti: l’assessora alle politiche sociali Bardi ha espresso perplessità, giudicandolo non idoneo per il tessuto socio-culturale di Pomezia, suggerendo invece un piano di raccolta coordinato con associazioni locali. Anche altri consiglieri hanno sollevato dubbi, ritenendo che il termine “muro” potesse risultare divisivo. Nonostante il sostegno da parte di alcuni rappresentanti, il progetto è stato infine respinto dalla maggioranza con 6 favorevoli, 11 contrari e 1 astenuto, creando delle tensioni tra i consiglieri in aula.

La petizione popolare dell’ANPI a Pomezia per le strade antifasciste

Ritorna all’interno della discussione il tema dall’antifascismo, tramite la mozione presentata dal PD sull’eliminazione delle vie di Pomezia istituite agli esponenti del partito o dell’ideologia fascista. Nel frattempo, la seduta in Consiglio comunale ha già risentito dei disordini avvenuti tra il capogruppo della Lega Fabrizio Salvitti e la consigliera del PD Rosaria Del Buono, descritti all’interno dell’articolo, perciò prosegue tra stenti e richieste di sospensione respinte. Interviene ancora la capogruppo del PD Eleonora Napolitano per presentare la mozione:

“[…] Abbiamo raccolto circa 400 firme a sostegno […]. Nella proposta di legge si propone di inserire dopo l’articolo 4 della legge, l’articolo 4-bis, che recita: ‘è vietata l’intitolazione di strade, piazze, altri luoghi o edifici pubblici la cui denominazione è di competenza della pubblica amministrazione a esponenti del partito dell’ideologia fascista’. […] Visto che nel Comune di Pomezia sono presenti due vie intitolate ad esponenti del partito e dell’ideologia fascista: Giorgio Almirante e Pino Romualdi, e ricordiamo chi sono […]. Il Consiglio comunale impegna la Sindaca e la giunta alla sostituzione delle suddette vie, poiché esse nell’omaggiare esponenti del partito fascista negano la natura antifascista della Costituzione dell’istituzione della Repubblica, ad intitolare le suddette vie a due delle madri costituenti: Teresa Mattei […] e Tina Anselmi […]”

Prende parola la Sindaca rispondendo così:

“Ci tenevo a intervenire per tanti motivi. Per affrontare quest’argomento è doverosa una premessa, o meglio, una breve ricostruzione storica per contestualizzare non solo di cosa stiamo realmente parlando, ma il motivo per il quale quello che chiedete è fuori luogo e anti-storico, e aggiungo, è solo una tra le vostre tante azioni propagandistiche al fine di continuare a combattere una battaglia ideologica mai passata.

[…] All’interno della costituente da parte dei nostri Padri Costituenti prevalse un clima di collaborazione trai partiti, la carta costituzionale approvata il 1 gennaio del 1948 prevede una repubblica democratica parlamentare. Un periodo storico importante, delicato per l’identità del nostro paese, che appunto stava uscendo dalle macerie della guerra, ma che conosceva il tessuto dentro il quale la politica stava agendo e la grandezza di quelle donne e quegli uomini che si sono spesi in prima persona per il bene comune, per superare le divisioni, senza mortificare, senza cancellare, senza umiliare quello che da un nemico politico è diventato un avversario.

Premesso questo, quello che mi sento di dirvi oggi è che quando la sinistra fa qualsiasi azione che va a disconoscere questo periodo post-bellico italiano, fa un passo indietro nella storia, disconoscendo di fatto un percorso costruttivo che ha portato in ogni caso il nostro paese all’unificazione e alla democrazia e alla quale hanno offerto il proprio contributo illustri personaggi politici, ancora oggi ricordati: tra questi personaggi ci sono anche gli esponenti della destra italiana, sì, ci sono.

Quella destra che grazie al suo segretario Almirante aveva una visione europeista, quell’Europa che al tempo i comunisti non volevano nascesse. Una destra capace di ammettere gli errori del passato, ma con una chiara idea di paese per il futuro, quella destra che ha gettato le basi per costruire il consenso che noi oggi abbiamo raccolto da parte dei cittadini italiani e di Pomezia. Leggo quindi, citato in questa mozione, che uomini come Almirante e Romualdi non meriterebbero di vedere il loro nome sull’insegna di una via della nostra città, perché si andrebbe contro i princìpi della Costituzione italiana, lo spettro dell’incostituzionalità e non della battaglia politica, ponete sempre come mozione. Spettri, nemici da combattere al fine di tenere viva una battaglia che non ha campo dove essere combattuta.

Partiamo dall’incostituzionalità a scoppio ritardato: queste vie infatti sono là da diversi anni. E allora chiedo: ma secondo voi se l’intitolazione di questa via a questi personaggi fosse risultata contro la Costituzione non sarebbero stati gli stessi enti preposti a non permettere l’intitolazione stessa alle due vie prima ancora che un partito? Nel nostro caso il Partito Democratico.

Andiamo avanti, sulla battaglia politica mi sono già espressa ma aggiungo: caro Partito Democratico, che esista una destra che in questo paese, che ha con il proprio programma conquistato il consenso dei cittadini, il fatto che esistiamo e che la pensiamo diversamente capisco che per voi sia un fastidio, ma in politica dovete prendere atto che se un partito raggiunge il 20% del consenso, vuol dire che l’80% dei votanti la pensa diversamente, non la pensa come voi, questo è il tempo che lo accettiate. Esiste un’Italia che la pensa diversamente da voi, esiste una Pomezia che la pensa diversamente da voi, c’è una destra che prova a rimettere in carreggiata un Comune dopo 15 anni di malgoverno, vi dico che i nomi di questi personaggi meritano di essere sull’insegna delle nostre vie e meritano il vostro rispetto e il nostro. Così come lo meritano altre figure storiche riferite all’editicante periodo post-bellico italiano e alla conseguente costituzione della prima repubblica. Per questo non posso accettare, non possiamo accettare, la vostra mozione e i nomi che proponete al posto di Almirante e Romualdi.

Ma vi ringrazio per questa mozione, perché alla luce dell’analisi fatta dopo averla ricevuta, e rispetto a quanto ho detto, credo sia giusto che tutti i partiti che sono stati nella storia italiana possano essere rappresentati […], sono io dunque che insieme alla mia maggioranza vi propongo di intitolare una via della nostra città a un personaggio, sicuramente lontano anni luce dalla mia politica e ideologia, che merita tutto il nostro rispetto per l’impegno e il contributo offerto al nostro paese a partire dalla ‘Prima Repubblica’, parlo del fondatore del partito radicale: Marco Pannella […].”

Risponde Battistelli (PD):

“Mi viene da ridere, noi chiediamo l’integrazione di due strade a due donne e la proposta che ci arriva, con tutto rispetto per Marco Pannella, è un altro uomo. Teresa Mattei e Tina Anselmi ricordo che sono due delle nostre madri costituenti per chi non lo sapesse, grazie Sindaco per la sua bellissima lezione di storia, noi la storia ce la ricordiamo bene. […]”

Interviene poi Napolitano (PD):

“[…] Fratelli d’Italia, il partito dal quale lei viene, è una propagazione del Movimento Sociale Italiano, che è stato a sua volta una diretta derivazione del Partito Nazionale Fascista, il Partito Nazionale Fascista non ha partecipato alla stesura della nostra Costituzione, nemmeno il Movimento Sociale. Quindi sono stati i nostri padri e le mostre madri costituenti, non i suoi. Il fascismo non è un’opinione, è un crimine […]. Quindi apprendiamo, con gaudio, che la nostra Sindaca invece di Pomezia apprezza moltissimo che nella nostra città si continui, per inefficienza vero delle forze politiche precedenti […], ad avere due strade intitolate ad Almirante e Romualdi, ed io penso che la più grande risposta a questa mozione, Sindaca, ce l’abbia data lei, grazie.”

Con una votazione di 5 favorevoli e 11 contrari la mozione è stata bocciata.

Ritiro delle mozioni e abbandono dell’aula: clima di tensione politica

A seguito del voto sfavorevole sulla ridenominazione delle strade, il gruppo del PD ha deciso di ritirare tutte le mozioni restanti e abbandonare l’aula in segno di protesta per i fatti accaduti precedentemente con la consigliera Del Buono dopo la dodicesima mozione riguardo il “Muro della Gentilezza”, lamentando un clima di ostilità e indifferenza che, secondo i rappresentanti, ha compromesso il regolare svolgimento dei lavori. L’abbandono della seduta da parte dell’opposizione ha evidenziato la crescente tensione tra le fazioni, con accuse di mancato ascolto e di atteggiamenti che, a detta di alcuni, avrebbero impedito un confronto sereno e costruttivo.

Ultimi punti all’OdG e chiusura della seduta

Tra le altre questioni trattate, una mozione presentata dal M5S per la salvaguardia delle dune costiere e del tratto litoraneo di Pomezia è stata subito ritirata, contribuendo così a concludere anticipatamente un Consiglio comunale segnato da vivaci discussioni e dall’assenza di punti d’incontro. Il Presidente del Consiglio, Lamanna, ha quindi chiuso la seduta, rimandando le questioni non affrontate a una prossima occasione.

Conclusioni

Questo Consiglio comunale, oltre ad aver evidenziato una mancanza di tempestività da parte delle istituzioni pometine (come abbiamo visto per mozioni e interrogazioni depositate a luglio), ha tentato di fare chiarezza su questioni che erano rimaste irrisolte come quella riguardante il 25 aprile e la raccolta firme dell’ANPI.

Tutto ciò mostra come nulla si stia muovendo, se non l’astio e la tensione tra la maggioranza e l’opposizione. Le tematiche che stanno scuotendo realmente quest’amministrazione in questi giorni, per ora, pare resteranno ancora oggetto di discussione solo negli uffici privati.

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